Depressione post-partum e altri disturbi collegati
La depressione post-partum è una particolare forma di disturbo che può colpire le donne entro le 4 settimane successive al parto.
La sintomatologia è caratterizzata da: fluttuazioni dell’umore, labilità affettiva, preoccupazioni eccessive o disinteresse per il benessere del neonato. Essa può manifestarsi in forma lieve e scomparire nel giro di pochi giorni, oppure perdurare fino a sfociare in veri e propri Episodi Depressivi, Maniacali o Misti oppure in Disturbo Bipolare o Psicotico Breve.
In un’ottica preventiva è quindi importante essere informati sul fenomeno per monitorare la comparsa della sintomatologia ed evitare che degeneri in un disturbo conclamato.
La scienza medica imputa la comparsa della depressione post-partum a cambiamenti neuroendocrini nella donna ed in particolare al calo del livello di estrogeni e progesterone. Vi sono però anche altri fattori legati ad ulteriori modificazioni che si riscontrano in seguito al parto, come:
- il cambiamento di ruolo della donna, che si ritrova ad essere madre;
- le modificazioni psicosociali da affrontare con l’avvento del neonato;
- il timore per le imminenti responsabilità;
- i cambiamenti nel proprio aspetto fisico.
Molto importante è distinguere correttamente gli episodi di alterazione dell’umore nel post-partum in:
- Maternity Blues/Baby Blues
Rappresenta la più comune delle sindromi e la sua frequenza é particolarmente elevata: oltre il 70% delle donne nelle prime due settimane dopo il parto esperisce lievi sintomi depressivi come sbalzi di umore, labilità affettiva con tendenza al pianto, tristezza, ansia e mancanza di concentrazione.
Nei primi giorni dopo il parto, infatti, le angosce di separazione e di perdita sono vissute intensamente, l’orientamento affettivo della donna é mutevole e l’incertezza sulle proprie capacità materne, non ancora consolidate, é molto presente. Tale stato emotivo è però quasi sempre transitorio e non compromette il funzionamento personale della neomamma.
In tali casi comunicare il proprio stato emotivo ai familiari e agli amici stretti può essere molto utile, per poter usufruire del giusto supporto ed evitare di si sentirsi sole nell’affrontare la nuova situazione. Un aiuto esterno si può rivelare molto importante nella quotidianità, per gestire le faccende di casa e la cura del bambino. Altrettanto importante è cercare di riposare in modo adeguato, eliminare caffeina e nicotina, ridurre al minimo i fattori di stress, ricordando che questa condizione è molto comune e nella maggior parte dei casi transitoria.
- Depressione post-partum
I sintomi non differiscono da quelli del disturbo non presente nel post-partum e possono sfociare in un vero e proprio Disturbo Depressivo Maggiore. Questi possono comprendere:
- indolenza e affaticamento,
- irritabilità,
- umore depresso o disperazione,
- inappetenza o aumento dell’appetito,
- insonnia o ipersonnia,
- confusione o difficoltà a concentrarsi,
- agitazione o rallentamento psicomotorio,
- tendenza al pianto,
- disinteresse per la maggior parte delle attività quotidiane inclusa la cura del bambino,
- sentimenti di autosvalutazione o colpa,
- ideazione suicidaria,
- paura di far del male al bambino,
- repentini cambiamenti di umore.
Il rischio che si verifichi il disturbo aumenta per le donne che hanno già manifestato in passato tale sintomatologia o che hanno una familiarità per Disturbo dell’Umore. Inoltre, le madri che hanno Episodi depressivi post-partum solitamente presentano in associazione anche sintomi ansiosi o attacchi di panico.
La comparsa di pensieri ossessivi e deliranti riguardanti il neonato si associa ad un maggior rischio di danno per il bambino stesso.
La depressione post-partum può essere affrontata con l’aiuto di un professionista della salute mentale, con modalità differenti caso per caso a seconda della tipologia e della gravità dei sintomi.
- Psicosi puerperale
E’ la forma più grave di disturbo che può manifestarsi nel post-partum e richiede misure mediche tempestive.
I sintomi possono comprendere:
- stati di agitazione e confusionali,
- notevoli fluttuazioni del tono dell’umore,
- disagio sociale,
- eloquio e comportamento disorganizzato/eccentrico,
- insonnia,
- inappetenza,
- paranoie,
- allucinazioni,
- deliri,
- angoscia relativa alle proprie capacità di accudire il neonato,
- tendenze suicide o omicide nei confronti del bambino.
L’incidenza della psicosi post-partum è di circa 1 neomamma ogni 1000. Seppur sia poco diffusa, è un disturbo molto grave e potenzialmente pericoloso per l’integrità psicofisica della diade madre-figlio, poiché il soggetto perde il contatto con la realtà e vi è un alto rischio che commetta di suicidio e infanticidio.
In questi casi è fondamentale prestare la giusta attenzione all’esordio della sintomatologia si rende necessario il ricovero in ospedale e una serie di cure farmacologiche adeguate alle forme di psicosi riscontrate.